Vagliagli
La sensazione di ampiezza che si percepisce da questa prima immagine rende solo in parte l’emozione che si prova entrando a Vagliagli dalla strada sterrata che arriva da Castellina in Chianti. Lo spirito selvaggio delle zone più interne del Chianti Classico lascia infatti spazio, nell’arco di poche centinaia di metri, a una sensazione quasi mediterranea che è impossibile non percepire. Ma ciò che dal vivo appare come un cambiamento repentino, ad un’analisi più attenta si rivela come una transizione assai più graduale. Osservando per esempio la seconda immagine si può infatti notare come la zona dell’Aiola e di Dievole conservi ancora in buona parte lo spirito delle aree più interne del Chianti Classico e in particolare di Radda e di Gaiole. Allo stesso modo, nella terza immagine, la zona di Mocenni appare come il proseguimento di Casa Frassi, che a sua volta può essere visto come un caso particolare di quella vasta zona di Castellina in Chianti che ha in Fonterutoli il suo punto di riferimento.
Tornando ora alla prima immagine, e sempre in tema di gradualità, vale la pena sottolineare come le quote altimetriche decrescano verso sud in modo molto progressivo contribuendo così a quella sensazione di uniformità di paesaggio che si avverte in modo chiaro percorrendo la strada che da Vagliagli porta a Pievasciata e quindi a Pianella (quarta e quinta immagine). Quote che restano comunque per un lungo tratto attorno ai 400 metri sul livello del mare, e quindi ben oltre quanto percepito stando sul territorio.
Come fare
[Testi e immagini a cura di Alessandro Masnaghetti, Enogea]
Per quanto semplice e intuitivo possa essere l’uso di immagini panoramiche, alcune precisazioni e alcuni suggerimenti sono comunque importanti.
- Con l’espressione Unità Geografica Aggiuntiva (UGA) si intende un’area più specifica e precisamente delimitata all’interno della denominazione Chianti Classico. Alcune UGA corrispondono a un intero comune, altre a una sua porzione, altre invece sono il risultato dell’accorpamento di due comuni.
- Laddove c’è corrispondenza tra UGA e comune, il nome della UGA è stato abbreviato (San Casciano in Val di Pesa diventa semplicemente San Casciano) oppure è stato privato della specificazione “in Chianti” al fine di evitare inutili ripetizioni sulle etichette dei vini (Gaiole in Chianti diventa Gaiole, così come Panzano in Chianti, che pure non è comune, diventa Panzano). I nomi di Castelnuovo Berardenga e di San Donato in Poggio, che come Panzano non è comune bensì frazione, sono rimasti invece invariati.
- Al momento l’uso della UGA è previsto unicamente per i Chianti Classico Gran Selezione.
- Venendo ora alle pagine di presentazione delle singole UGA, il maggiore o minore numero di immagini utilizzate nei tour virtuali dipende dalla conformazione del loro territorio o dalla loro estensione. Alcune possono essere spiegate con poche immagini e altre richiedono invece maggior dettaglio. Ne consegue che il diverso numero di immagini non sottintende in alcun modo una diversa importanza di una UGA rispetto a un’altra.
- Per navigare tra le diverse immagini all’interno di ogni singolo tour affidatevi alle miniature che trovate in basso, sopra la barra dei comandi. Per ruotare le immagini, a destra o a sinistra, trascinatele con il mouse oppure con le dita, nel caso stiate utilizzando un telefono o un tablet.
- In ogni immagine troverete alcuni nomi che individuano altrettanti riferimenti geografici e/o toponimi. Usateli per orientarvi passando da una panorama all’altro.
- I colori utilizzati per i diversi nomi hanno tre diverse funzioni. In bianco sono i nomi di poderi e di borghi all’interno della DOCG Chianti Classico. In rosso sono invece i nomi di comuni, frazioni, monti e poggi all’interno degli stessi confini. In blu sono infine i nomi delle località situate all’esterno del territorio della DOCG Chianti Classico. Alcuni di questi ultimi, come i monti e le colline, sono stati inseriti per contestualizzare il Chianti Classico rispetto ad altre aree della Toscana che molti utilizzatori già conosceranno.
Le UGA riconosciute all’interno della zona di produzione della denominazione Chianti Classico sono undici. Partendo da nord-ovest e, per lo più, proseguendo in senso orario si incontrano: San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio.