Castelnuovo Berardenga
Il territorio del comune di Castelnuovo Berardenga ricadente nella zona di produzione della denominazione interessa la parte più meridionale del Chianti Classico. Il settore orientale individua l’UGA Castelnuovo Berardenga, che possiamo osservare nella sua interezza nella prima immagine. Si sviluppa per la quasi totalità ai piedi delle ultime propaggini dei Monti del Chianti e seguendo sia lo sviluppo delle quote altimetriche che la distribuzione delle formazioni geologiche, si possono riconoscere 3 fasce parallele.
La prima, che ha in San Gusmè, Villa a Sesta e San Felice i suoi borghi di riferimento, è espressione in prevalenza della formazione dell’Alberese anche se non mancano vaste aree di Macigno, in particolare in prossimità di San Gusmé, e può essere descritta come una sorta di altopiano ben riconoscibile nell’immagine numero due. Di seguito, impossibile da raccogliere in una sola vista, il territorio si snoda dalla collina di Rancia, in primo piano nella terza immagine e ancora espressione dell’Alberese, fino a Castell’in Villa e Bossi (quarta immagine) dove a prevalere è invece il cosiddetto “tufo senese”, costituito in prevalenza da sabbie plioceniche. Infine, visibile solo in parte ruotando di 180 gradi la quarta immagine, l’UGA si snoda lungo il bordo meridionale della denominazione, tra San Piero in Barca, con terreni in prevalenza argillosi, e Monte Giachi e Poggio Bonelli, dove le sabbie plioceniche, interrotte da terrazzi alluvionali, tornano a dominare. E a proposito del confine meridionale della denominazione, purtroppo risulta impossibile evidenziarlo con accuratezza in questa immagine, ma chi ha spirito di osservazione può individuarlo con una certa facilità prendendo come riferimento la vegetazione: le zone di colore verde smeraldo, tra Pianella e Villa Monte Giachi, rientrano nella zona del Chianti Classico, quelle più brune, in direzione del Monte Amiata, fanno invece già parte delle colline argillose conosciute come Crete senesi.
La quinta e la sesta immagine danno infine un’idea della parte più meridionale del settore ovest della UGA Castelnuovo Berardenga, tra Pievasciata e Pontignano.
Come fare
[Testi e immagini a cura di Alessandro Masnaghetti, Enogea]
Per quanto semplice e intuitivo possa essere l’uso di immagini panoramiche, alcune precisazioni e alcuni suggerimenti sono comunque importanti.
- Con l’espressione Unità Geografica Aggiuntiva (UGA) si intende un’area più specifica e precisamente delimitata all’interno della denominazione Chianti Classico. Alcune UGA corrispondono a un intero comune, altre a una sua porzione, altre invece sono il risultato dell’accorpamento di due comuni.
- Laddove c’è corrispondenza tra UGA e comune, il nome della UGA è stato abbreviato (San Casciano in Val di Pesa diventa semplicemente San Casciano) oppure è stato privato della specificazione “in Chianti” al fine di evitare inutili ripetizioni sulle etichette dei vini (Gaiole in Chianti diventa Gaiole, così come Panzano in Chianti, che pure non è comune, diventa Panzano). I nomi di Castelnuovo Berardenga e di San Donato in Poggio, che come Panzano non è comune bensì frazione, sono rimasti invece invariati.
- Al momento l’uso della UGA è previsto unicamente per i Chianti Classico Gran Selezione.
- Venendo ora alle pagine di presentazione delle singole UGA, il maggiore o minore numero di immagini utilizzate nei tour virtuali dipende dalla conformazione del loro territorio o dalla loro estensione. Alcune possono essere spiegate con poche immagini e altre richiedono invece maggior dettaglio. Ne consegue che il diverso numero di immagini non sottintende in alcun modo una diversa importanza di una UGA rispetto a un’altra.
- Per navigare tra le diverse immagini all’interno di ogni singolo tour affidatevi alle miniature che trovate in basso, sopra la barra dei comandi. Per ruotare le immagini, a destra o a sinistra, trascinatele con il mouse oppure con le dita, nel caso stiate utilizzando un telefono o un tablet.
- In ogni immagine troverete alcuni nomi che individuano altrettanti riferimenti geografici e/o toponimi. Usateli per orientarvi passando da una panorama all’altro.
- I colori utilizzati per i diversi nomi hanno tre diverse funzioni. In bianco sono i nomi di poderi e di borghi all’interno della DOCG Chianti Classico. In rosso sono invece i nomi di comuni, frazioni, monti e poggi all’interno degli stessi confini. In blu sono infine i nomi delle località situate all’esterno del territorio della DOCG Chianti Classico. Alcuni di questi ultimi, come i monti e le colline, sono stati inseriti per contestualizzare il Chianti Classico rispetto ad altre aree della Toscana che molti utilizzatori già conosceranno.
Le UGA riconosciute all’interno della zona di produzione della denominazione Chianti Classico sono undici. Partendo da nord-ovest e, per lo più, proseguendo in senso orario si incontrano: San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio.