San Donato in Poggio
Situata lungo il bordo occidentale della denominazione Chianti Classico, l’Unità Geografica di San Donato in Poggio, che deriva il suo nome dal borgo sopra il quale è stata scattata la prima immagine, può essere descritta facendo riferimento innanzitutto all’orografia.
Partendo proprio dalla prima immagine, possiamo infatti notare come il torrente Pesa e la relativa valle rappresentino un vero e proprio confine fisico. A nord è la zona di Badia a Passignano, che rappresenta sotto molto punti di vista una sorta di trait-d’union tra quelle di Santa Maria a Macerata (UGA San Casciano) e di Panzano. Attorno all’omonima località e all’abbazia di San Michele Arcangelo (vedi la seconda immagine) si sviluppano gran parte dei vigneti di questo settore, che vanno dalla zona di Pratale, nella parte più bassa del versante, con terreni più simili a quelli di San Casciano Val di Pesa, ai vigneti di Badia a Passignano propriamente detti dove i terreni hanno invece più punti in comune con quelli del versante occidentale di Panzano.
Tornando ora alla prima immagine, e ruotandola di 180 gradi, tutto ciò che possiamo osservare a sud del torrente Pesa rientra invece in una zona per molti aspetti diversa. Questa zona, molto più estesa della precedente, comprende sia i vigneti che gravitano attorno al borgo di San Donato in Poggio sia quelli di molte altre zone, di cui solo una parte di esse è visibile. A ovest, oltre la superstrada Firenze-Siena, troviamo per esempio la zona di Cerbaia, a sud-ovest spicca la collina di Cortine mentre in lontananza si osservano invece le zone di Olena e di Monsanto, queste ultime visibili rispettivamente e con maggiore dettaglio nella seconda e nella quarta immagine.
Nella seconda, in particolare, si può notare come proseguendo da Olena in direzione sud si incontrino molte altre zone di estensione più che significativa, a iniziare da Le Isole e Pianamici per arrivare a Serelle. Nella quarta immagine, ruotandola di 180 gradi, possiamo invece osservare il Poggio di Macericca che, per quanto meno elevato di altri, risulta facilmente individuabile da molte aree del territorio, e questo lo rende un riferimento geografico davvero importante perché individua con precisione il confine occidentale della denominazione. Il lato osservabile in questa immagine è quello di Cinciano, caratterizzato anche da una cospicua presenza di olivi.
Come fare
[Testi e immagini a cura di Alessandro Masnaghetti, Enogea]
Per quanto semplice e intuitivo possa essere l’uso di immagini panoramiche, alcune precisazioni e alcuni suggerimenti sono comunque importanti.
- Con l’espressione Unità Geografica Aggiuntiva (UGA) si intende un’area più specifica e precisamente delimitata all’interno della denominazione Chianti Classico. Alcune UGA corrispondono a un intero comune, altre a una sua porzione, altre invece sono il risultato dell’accorpamento di due comuni.
- Laddove c’è corrispondenza tra UGA e comune, il nome della UGA è stato abbreviato (San Casciano in Val di Pesa diventa semplicemente San Casciano) oppure è stato privato della specificazione “in Chianti” al fine di evitare inutili ripetizioni sulle etichette dei vini (Gaiole in Chianti diventa Gaiole, così come Panzano in Chianti, che pure non è comune, diventa Panzano). I nomi di Castelnuovo Berardenga e di San Donato in Poggio, che come Panzano non è comune bensì frazione, sono rimasti invece invariati.
- Al momento l’uso della UGA è previsto unicamente per i Chianti Classico Gran Selezione.
- Venendo ora alle pagine di presentazione delle singole UGA, il maggiore o minore numero di immagini utilizzate nei tour virtuali dipende dalla conformazione del loro territorio o dalla loro estensione. Alcune possono essere spiegate con poche immagini e altre richiedono invece maggior dettaglio. Ne consegue che il diverso numero di immagini non sottintende in alcun modo una diversa importanza di una UGA rispetto a un’altra.
- Per navigare tra le diverse immagini all’interno di ogni singolo tour affidatevi alle miniature che trovate in basso, sopra la barra dei comandi. Per ruotare le immagini, a destra o a sinistra, trascinatele con il mouse oppure con le dita, nel caso stiate utilizzando un telefono o un tablet.
- In ogni immagine troverete alcuni nomi che individuano altrettanti riferimenti geografici e/o toponimi. Usateli per orientarvi passando da una panorama all’altro.
- I colori utilizzati per i diversi nomi hanno tre diverse funzioni. In bianco sono i nomi di poderi e di borghi all’interno della DOCG Chianti Classico. In rosso sono invece i nomi di comuni, frazioni, monti e poggi all’interno degli stessi confini. In blu sono infine i nomi delle località situate all’esterno del territorio della DOCG Chianti Classico. Alcuni di questi ultimi, come i monti e le colline, sono stati inseriti per contestualizzare il Chianti Classico rispetto ad altre aree della Toscana che molti utilizzatori già conosceranno.
Le UGA riconosciute all’interno della zona di produzione della denominazione Chianti Classico sono undici. Partendo da nord-ovest e, per lo più, proseguendo in senso orario si incontrano: San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio.