Andamenti stagionali
Scopri come sono andate le vendemmie passate
Il 2012 sarà ricordato nel territorio del Gallo Nero per la grande paura di fine estate, quando dopo mesi di siccità si temeva un’annata davvero difficile.
Fortunatamente già a fine agosto, dopo una stagione povera di acqua e una delle estati più calde degli ultimi anni in Chianti è tornata la pioggia che ha fornito l’apporto idrico necessario a garantire anche per questa strana stagione una buona annata di Chianti Classico. Certo, l’andamento climatico registrato fino alla fine di agosto ha inciso sulla quantità di uva che è stata portata in cantina.
La produzione 2012 si attesta intorno ai 235.000 hl, registrando un calo quantitativo di c.a. il 16% rispetto allo scorso anno, ma per quanto riguarda la qualità dell’annata l’ottimismo cresce con il passare dei mesi.
Se infatti l’inizio dell’anno ha presentato un andamento stagionale nella norma, con freddo e neve nei mesi di gennaio e febbraio e una primavera mite e piovosa soprattutto ad aprile, dopo le piogge di inizio maggio l’acqua è sparita non solo dal territorio del Gallo Nero ma da gran parte d’Italia, mentre contestualmente salivano le temperature. Luglio e agosto in questo senso sono stati teatro di diversi fenomeni che al di là di nomi più o meno epici, hanno portato temperature bollenti. Questi fenomeni, associati a scarse riserve idriche dei terreni, hanno in parte rallentato i processi di maturazione delle uve senza però mai arrivare a un arresto vero e proprio.
Le piogge di inizio settembre hanno fortunatamente permesso il riavvio dei fenomeni fisiologici all’interno dell’acino, e unitamente alla generale diminuzione delle temperature medie e a alla maggiore escursione termica notturna, che comunque in Chianti si è manifestata anche nei mesi più caldi, hanno garantito un recupero di una situazione che sembrava in un primo tempo molto difficile, soprattutto per le varietà più tardive come il Sangiovese.
Una vendemmia all’insegna del Sangiovese
Sarà proprio il vitigno principe del Chianti Classico a caratterizzare questo nuovo millesimo: il Sangiovese infatti grazie alla sua maggiore adattabilità a condizioni termiche più difficili ha retto molto bene gli scompensi climatici di questa stagione.
I benefici effetti del mese di settembre hanno garantito un ottimo decorso del processo di maturazione delle uve che sono state colte nei tempi ormai tradizionali del territorio del Chianti Classico, tra fine settembre e inizio ottobre. Dal punto di vista sanitario le uve sono arrivate in cantina in condizioni perfette proprio grazie alle alte temperature e alla carenza di umidità che hanno impedito l’insorgere delle tradizionali malattie della vite (peronospora, oidio, ecc.).
Questo ha favorito un corretto e repentino decorso della fase fermentativa, che ha dato vita a un contenuto medio di alcool non esagerato (intorno ai 14 gradi nelle punte massime). I Chianti Classico 2012 sono quindi vini equilibratissimi, con un ottimo bilanciamento tra alcol, acidità e polifenoli che garantiscono prodotti morbidi, con un grande frutto e una buona ma non eccessiva componente alcolica.