La Toscana è una terra ricca di meraviglie, tra queste uno dei frutti più preziosi che questa regione può vantare sono le sue bellissime vigne da cui si produce l’inimitabile vino Chianti Classico.
Uno dei vitigni autoctoni a bacca nera, storicamente molto importante per la regione del Chianti, è il Canaiolo. È caratterizzato da un germogliamento tardivo, apice cotonoso, foglie apicali di colore bianco argentee che a pieno sviluppo divengono verde tendente al bronzato. Le foglie possono presentare lobi a seni molto profondi o appena accennati, ma hanno sempre un bordo frastagliato e sono molto suscettibili agli attacchi degli acari a causa della peluria che ricopre la pagina inferiore delle foglie. Le nervature principali sono spesso di colorazione rossa.
Possono costituire un pericolo per il Canaiolo le malattie di natura fungina come l’oidio, ma è particolarmente resistente al mal dell’esca. L’uva ha grappoli molto variabili per forma, gli acini sono tondi e possono variare per dimensione, maturano tardivamente e hanno un alto potere alcoligeno. Il succo a volte è leggermente rosato.
Il vino può avere un colore intenso, ma, a causa del PH più alto, è meno brillante del Sangiovese. Il sapore è morbido con aromi di frutta rossa e una spiccata speziatura. È un vitigno ottimo per dare armonia e complessità in assemblaggio con Sangiovese, al quale conferisce la tipicità del Chianti Classico.